Air Daryal continua raccontando come ha vissuto l’attesa di vedere le sue opere sul grande schermo, anche perché ignara fino a quel momento di quanta visibilità effettiva avrebbero avuto.
“Durante l’anno mi sono chiesta molte volte come stesse procedendo il film e la collocazione dei miei quadri al suo interno. Finalmente sabato 7 settembre ho partecipato alla 76esima Biennale del Cinema di Venezia e dopo la cerimonia del Leone d’oro, ho assistito alla prima mondiale del film che ha appunto chiuso il festival. Dopo pochi minuti dall’inizio del film, all’interno di una favolosa villa sul Lago di Como, ho visto i miei dipinti, di fronte a Mike Jagger, nel ruolo del collezionista e proprietario della villa e dei quadri Cassidy. È stata un’emozione incredibile. Le inquadrature sui dipinti si sono ripetute per più di 4 minuti ma per me sono stati un’eternità. Claes Bang ed Elizabeth Debicky erano di fronte ai miei quadri White Angel, Heart of Ice e Attica in una conversazione attinente al collezionismo e al valore dei quadri con il personaggio di Jagger”. Sarà la stessa emozione provata dagli altri artisti coinvolti nel film? Quale effetto avrà avuto vedere la propria parte attraverso un’altra forma dell’arte? “Un’esperienza veramente splendida ed indimenticabile, che sono sicura vivranno tutti coloro che hanno investito e creduto nella mia arte, quando vedranno il film al cinema. Difficile trovare parole per spiegare tutto ciò. Una favolosa serata veneziana che ricorderò per tutta la vita e che rivivrò ogni volta che il film sarà trasmesso in dvd e in televisione”.
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